REGOLAMENTO DI PROCEDURA


 

Art. 1

Applicazione del regolamento

[1] Il presente regolamento si applica alla procedura di mediazione a fini conciliativi (nel prosieguo denominata semplicemente “Mediazione”) delle controversie, gestite dalla Camera di mediazione per la conciliazione (nel prosieguo denominata semplicemente “Camecon” oppure “Organismo”) che le parti intendono risolvere bonariamente.

[2] In caso di sospensione o cancellazione di Camecon dal registro degli organismi deputati a gestire tentativi di conciliazione, i procedimenti in corso proseguono presso l’organismo scelto dalle parti entro 15 giorni dalla data di sospensione o cancellazione. In mancanza, l’organismo è scelto dal Presidente del Tribunale del luogo in cui il procedimento è in corso.

 

Art. 2

Avvio della mediazione

[1] La parte di una lite che intende avviare la mediazione può farlo depositando, presso la sede legale dell’Organismo o presso una sede accreditata dal Ministero della Giustizia, l’istanza di avvio, secondo il modello predisposto dall’Organismo o altro documento equipollente che deve contenere:

  • l’indicazione di Camecon e del tribunale territorialmente competente a conoscere la controversia;
  • il nome, i dati identificativi e i recapiti delle parti e di loro eventuali rappresentanti e/o consulenti presso cui effettuare le comunicazioni;
  • l’oggetto della lite;
  • le ragioni della pretesa;
  • il valore della controversia, individuato secondo i criteri stabiliti dal Codice di procedura civile. Per le liti di valore indeterminato, indeterminabile ovvero in caso di notevole divergenza tra le parti, Camecon decide il valore di riferimento, secondo i criteri previsti dalla normativa vigente, e lo comunica alle parti.

[2] La mediazione ha una durata non superiore a 90 giorni dal deposito dell’istanza, salva diversa volontà delle parti. In caso di ricorso alla mediazione su invito del giudice, il termine decorre dalla scadenza da questi fissata per il deposito dell’istanza.

[3] Camecon comunica alle parti l’avvenuta ricezione dell’istanza e ogni altro elemento necessario allo svolgimento della procedura. Tale comunicazione viene effettuata nei tempi di legge, tenute anche in considerazione eventuali esigenze logistiche dell’Organismo e delle parti.

[4] La parte convocata è tenuta a comunicare la propria adesione tempestivamente, e comunque non oltre le 24 ore antecedenti l’incontro. In assenza di tale comunicazione nei termini previsti, l’Organismo può emettere il verbale di mancata partecipazione.

[5] Camecon ha facoltà, sentite le parti e con opportuno preavviso, di modificare o rinviare la data fissata per l’incontro al fine di agevolare il buon esito della procedura.

[6] La mediazione e le comunicazioni tra tutte le parti possono avvenire in parte anche attraverso procedure telematiche, descritte su www.camecon.it. In questi casi, il verbale di conciliazione verrà redatto e sottoscritto con modalità idonee a garantirne la provenienza. La piattaforma telematica utilizzata da Camecon è predisposta al fine di garantire la sicurezza delle comunicazioni e il rispetto della riservatezza.

 

Art. 3

Comunicazioni ai soggetti della procedura

[1] Tutte le comunicazioni ai soggetti della procedura saranno effettuate dall’Organismo mediante messaggi di posta elettronica certificata inviati all’indirizzo comunicato all’atto del deposito o inserito successivamente nel fascicolo della procedura.

[2] In mancanza di indirizzo di posta elettronica comunicato, si procederà alla comunicazione via fax, sempre se sia stato comunicato un numero di fax automatico, e in mancanza anche di numero di fax, mediante raccomandata con avviso di ricevimento.

[3] Per le comunicazioni effettuate con una delle modalità di cui al precedente comma, il relativo costo, quantificato secondo le condizioni generali di contratto pubblicate sul sito www.camecon.it, sarà addebitato alla parte istante, tranne che le comunicazioni stesse siano richieste o causate da altra parte; in tale caso saranno addebitate a quest’ultima. Gli importi sono dovuti anche in caso di mancato recapito per cause non imputabili all’Organismo.

 

Art. 4

Luogo della mediazione

[1] Gli incontri di mediazione si svolgono presso una sede accreditata dell’Organismo nell’ambito del circondario del Tribunale competente per l’eventuale domanda giudiziale. In alternativa, salvo che consti una diversa volontà anche di una sola delle parti o del mediatore, Camecon può fissare lo svolgimento della procedura in altro luogo ritenuto più conveniente.

 

Art. 5

Nomina del mediatore

[1] Il mediatore è nominato tra quelli inseriti nella lista di Camecon, consultabile su www.camecon.it, tenute in considerazione la specifica competenza professionale desunta soprattutto dalla tipologia di laurea posseduta, l’esperienza professionale, l’eventuale preferenza espressa dalle parti e la disponibilità del mediatore.

[2] Le parti possono fornire una comune indicazione del mediatore tra quelli inseriti nella lista di Camecon.

[3] Nell’istanza di mediazione la parte istante può escludere dalla nomina come mediatore coloro che sono iscritti a un ordine professionale nella provincia di residenza delle parti o dei loro consulenti.

[4] L’elenco dei mediatori di Camecon è su base nazionale. Sul sito www.camecon.it è consultabile il curriculum sintetico di ciascun mediatore, con l’indicazione delle città in cui opera prevalentemente. Eventuali costi di trasferta per i mediatori non operanti prevalentemente nella città dove si svolge la procedura saranno preventivamente concordati e a carico delle parti.

[5] Camecon si riserva la possibilità di avvalersi delle strutture, del personale e dei mediatori di altri organismi iscritti al Registro con i quali abbia raggiunto a tal fine un accordo, anche per singoli affari di mediazione.

 

Art. 6

Indipendenza, imparzialità e sostituzione del mediatore

[1] Il mediatore nominato, prima dell’inizio dell’incontro di mediazione, è tenuto a sottoscrivere una dichiarazione di indipendenza e imparzialità, con esplicito riferimento al Codice europeo di condotta per mediatori.

[2] In casi eccezionali, Camecon può sostituire il mediatore prima dell’inizio dell’incontro di mediazione con un altro della propria lista.

[3] A procedimento iniziato, qualora il mediatore comunichi qualsiasi fatto sopravvenuto che ne possa limitare l’imparzialità o l’indipendenza, e comunque in ogni altro caso di oggettivo impedimento, Camecon provvederà alla sua sostituzione dopo aver informato le parti.

[4] Qualora la mediazione sia svolta dal responsabile dell’Organismo, sulla sostituzione decide il Consiglio di Amministrazione, se in carica, o il vice Presidente dell’Organismo.

 

Art. 7

Presenza delle parti e loro rappresentanza

[1] Alle persone fisiche è richiesto di partecipare agli incontri di mediazione personalmente. Queste possono farsi assistere da uno o più persone di propria fiducia. La partecipazione per il tramite di rappresentanti è consentita solo per gravi ed eccezionali motivi.

[2] Alle persone giuridiche è richiesto di partecipare agli incontri di mediazione tramite un rappresentante fornito dei necessari poteri per definire la controversia.

 

Art. 8

Incontro informativo e di programmazione, svolgimento della mediazione e poteri del mediatore

[1] Il mediatore è libero di condurre gli incontri di mediazione con le modalità ritenute più opportune, comprese quelle telematiche, tenendo in considerazione le circostanze del caso, la volontà delle parti e la necessità di trovare una rapida soluzione della lite. Il mediatore non ha il potere di imporre alle parti alcuna soluzione, ed è autorizzato a tenere incontri congiunti e separati.

[2] Il primo incontro tra le parti e il mediatore avviene, di norma, entro trenta giorni dal deposito dell’istanza e ha lo scopo di verificare le concrete possibilità di successo del tentativo di conciliazione. Se le parti decidono di porre termine al tentativo di conciliazione durante il primo l’incontro, il procedimento si conclude con un mancato accordo. Se le parti e il mediatore ritengono che sussistano le condizioni per la soluzione della controversia, la procedura di mediazione prosegue immediatamente oppure in successivi incontri.

[3] Il mediatore può aggiornare la mediazione affinché le parti possano analizzare specifiche proposte, raccogliere nuove informazioni, predisporre documenti di cui si rendesse necessaria l’acquisizione o per qualsiasi altra ragione ritenuta idonea ad agevolare la conciliazione.

[4] Nelle controversie che richiedono specifiche competenze tecniche, con il previo consenso delle parti il mediatore può avvalersi di esperti iscritti negli albi dei consulenti presso i tribunali. Il loro compenso, interamente a carico delle parti, è determinato secondo le tariffe professionali, se esistenti, o diversamente concordato con le parti.

[5] Con il consenso dell’Organismo, del mediatore e delle parti possono essere ammessi ad assistere all’incontro di mediazione come tirocinanti altri mediatori, dando precedenza a quelli della lista di Camecon.

[6] Le parti hanno diritto di accesso agli atti della mediazione depositati in sessione comune e ciascuna parte ha diritto di accesso agli atti depositati nelle rispettive sessioni separate. Gli atti vengono custoditi dall’Organismo in apposito fascicolo, anche virtuale, registrato e numerato, per un periodo di tre anni decorrente dalla conclusione della procedura.

[7] Il mediatore e le parti concordano di volta in volta quali tra gli atti eventualmente pervenuti al di fuori delle sessioni private devono essere ritenuti riservati.

 

Art. 9

Proposta del mediatore

[1] La proposta del mediatore può essere avanzata in tutti i casi previsti dall'art. 11 del D.Lgs. 4 marzo 2010, n. 28.

[2] In ogni caso, salvo diverso accordo delle parti, la proposta non può contenere alcun riferimento alle dichiarazioni rese o alle informazioni acquisite nel corso del procedimento.

 

Art. 10

Conclusione della mediazione

[1] La mediazione si considera conclusa quando:

  • le parti hanno conciliato la controversia;
  • non vi è la possibilità di conciliare la lite;
  • sono decorsi 90 giorni dal deposito dell’istanza di mediazione o dall’invito del giudice, salvo diverso accordo delle parti con il mediatore e Camecon.

[2] Di quanto al punto precedente si dà atto in apposito processo verbale sottoscritto dalle parti e dal mediatore, che ne certifica l’autografia. Il mediatore dà inoltre atto dell’eventuale impossibilità di una parte a sottoscriverlo.

[3] Al termine di ogni mediazione a ciascuna parte viene consegnata la scheda di valutazione del servizio, da trasmettere al responsabile del Registro degli organismi di mediazione tenuto dal Ministero della giustizia.

 

Art. 11

Mancato accordo e mancata partecipazione

[1] Qualora non si pervenga a un accordo, il mediatore valuta con le parti la possibilità di ricorrere a un’altra procedura di risoluzione della controversia.

[2] In caso di mancata accettazione della proposta del mediatore, il verbale di fallita conciliazione è emesso decorsi 3 giorni dalla scadenza del termine per l’accettazione delle parti.

 

Art. 12

Riservatezza

[1] Tutte le informazioni in qualunque modo acquisite nel corso della Mediazione sono riservate.

[2] Il mediatore, il mediatore ausiliario, il mediatore tirocinante e tutti coloro che prestano il proprio servizio all’interno di Camecon non possono essere obbligati a riferire informazioni o fatti appresi nel corso della mediazione, a testimoniare o comunque a produrre elementi di prova riguardanti la mediazione in qualsiasi procedimento giurisdizionale, arbitrale o di altra natura.

[3] Le parti e ogni altra persona partecipante alla mediazione – inclusi gli avvocati e i consulenti – sono tenuti a mantenere la massima riservatezza e a non fare affidamento, o presentare come prova in qualsiasi procedimento arbitrale, giudiziale o di altra natura:

  • opinioni espresse, suggerimenti o offerte fatte dalla controparte, o dal mediatore;
  • ammissioni fatte dalla controparte;
  • la circostanza che una delle parti abbia o meno indicato la volontà di accettare una proposta di soluzione della lite fatta dalla controparte o dal mediatore.

[4] L’obbligo di riservatezza non opera se, e nella misura in cui:

  • tutte le parti consentono a derogarvi;
  • sussiste un diverso obbligo di legge da valutare caso per caso;
  • esiste il pericolo concreto di un pregiudizio alla vita o alla salute di una persona;
  • esiste il pericolo concreto di imputazione penale in caso di osservanza dell’obbligo.

[5] Ogni prova o fonte di prova non diviene inammissibile a causa del suo utilizzo nell’ambito della Mediazione.

 

Art. 13

Indennità

[1] Salvo diverso accordo, le indennità della mediazione da corrispondere a Camecon, inclusive delle spese amministrative e del compenso del mediatore, sono quelle in vigore al momento dell’avvio della procedura. Al fine del pagamento delle indennità, più soggetti che rappresentino un unico centro di interessi si considerano come una sola parte, tranne che non aderiscano alla procedura con separati atti, con distinte argomentazioni o siano rappresentati da diversi legali.

[2] Con il consenso delle parti e di Camecon, l’indennità di mediazione potrà essere determinata sulla base di criteri diversi, specie in vicende di particolare durata e complessità.

[3] Qualora la mediazione si svolga in una città ove non vi è una sede di Camecon, in aggiunta alle spese di trasferta del mediatore saranno a carico delle parti i costi per l’affitto di eventuali locali e attrezzature.

[4] Le indennità devono essere corrisposte per intero prima del rilascio del verbale di chiusura del procedimento e sono dovute da ciascuna posizione processuale, fermo restando il diritto di Camecon di richiedere anche ad una sola posizione processuale il pagamento delle indennità di tutte le posizioni processuali aderenti, con diritto di rivalsa nei confronti degli altri obbligati.

 

 

Art. 14

Responsabilità delle parti

[1] È di competenza esclusiva delle parti verificare:

  • l’assoggettabilità della controversia alla procedura di mediazione, eventuali esclusioni, preclusioni, prescrizioni e decadenze che non siano state espressamente segnalate dalle parti all’atto del deposito dell’istanza e non riconducibili alla condotta negligente dell’Organismo;
  • il tribunale territorialmente competente a conoscere la controversia;
  • le indicazioni circa l’oggetto, le ragioni della pretesa e la natura della controversia contenute nell’istanza di mediazione;
  • l’individuazione dei soggetti che devono partecipare alla mediazione, con particolare riguardo al litisconsorzio necessario;
  • i recapiti dei soggetti a cui inviare le comunicazioni;
  • la determinazione del valore della controversia;
  • la forma e il contenuto dell’atto di delega al proprio rappresentante;
  • le dichiarazioni in merito alla sussistenza delle condizioni per l’ammissione al gratuito patrocinio ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115;
  • la non esistenza di più istanze di mediazione relative alla stessa controversia;
  • ogni altra dichiarazione che venga fornita all’Organismo o al mediatore dal deposito dell’istanza sino alla conclusione della procedura.

 

Art. 15

Ruolo del mediatore in altri procedimenti

[1] Salvo diverso accordo scritto tra le parti, il mediatore non può svolgere la funzione di arbitro in un procedimento arbitrale connesso con la lite che costituisce oggetto della mediazione.

 

Art. 16

Interpretazione e applicazione delle norme

[1] Il mediatore interpreta e applica le norme del Regolamento per la parte relativa ai propri doveri e responsabilità. Tutte le altre regole procedurali sono interpretate e applicate da Camecon.

 

Art. 17

Legge applicabile

[1] La mediazione è regolata e produce gli effetti stabiliti dalla legge applicabile in Italia.

 


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